September 2022

This month we propose a retrospective study conducted on a very large number of patients to evaluate any differences in terms of recurrence based on the use of various techniques for the intraoperative analysis of the sentinel lymph node biopsy. In fact, our results demonstrate that there are no statistically significant differences in terms of overall and disease-free survival in patients undergoing sentinel lymph node analysis by postoperative histological examination, or intraoperatively by traditional staining or OSNA method. Instead, as expected, the operating time is significantly reduced in the case of the use of the OSNA technique, which allows a very rapid response through the amplification of the RNA contained within the lymph nodes identified as sentinel ones. And while axillary surgery in the context of breast cancer makes progress towards an increasingly targeted surgery, to be performed in the shortest possible time to contain surgical and anesthetic complications, the indications for such surgery are narrowing, to allow us one day to avoid any type of surgical approach to the axillary cavity. But that’s another story. Enjoy our article in the meantime. And do not hesitate to contact us for any information or curiosity.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35664761/

Questo mese vi proponiamo uno studio retrospettivo condotto su un numero davvero notevole di pazienti per valutare eventuali differenze in termini di recidiva in base all’utilizzo di varie tecniche per l’analisi intraoperatoria del linfonodo sentinella. Di fatto, i nostri risultati dimostrano che non vi sono differenze statisticamente significative in termini di sopravvievnza globale e libera di malattia nelle pazienti sottoposte a linfonodo sentinella analizzato mediante esame istologico definitivo, oppure estmporaneo tramite colorazione tradizionale o metodica OSNA. Invece, come atteso, le tempistiche operatorie vengono significativamente ridotte nel caso di utilizzo della tecnica OSNA, che permette una risposta molto rapida mediante l’amplificazione dell’RNA contenuto all’interno dei linfonodi identificati come sentinella. E mentre la chirurgia ascellare nel contesto del carcinoma mammario fa progressi nell’ottica di una chirurgia sempre più mirata da eseguirsi nel minor tempo possibile per contenere le complicanze chirurgiche e anestesiologiche, le indicazioni a tale chirurgia si restringono, per permetterci un giorno di evitare qualsiasi tipo di approccio chirurgico al cavo ascellare. Ma questa è un’altra storia. Godetevi nel frattempo il nostro articolo. E non esitate a contattarci per qualsiasi informazione o curiosità.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35664761/

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